SCHEDA DEL FILM:
USCITA: 03/09/2015
PAESE: USA 2015
ATTORI: Nat Wolff, Cara Delevingne, Austin Abrams, Justice Smith, Halston Sage, Jaz Sinclair, Cara Buono, Caitlin Carver, Hannah Alligood, Josiah Cerio, Griffin Freeman, Meg Crosbie, Susan Macke Miller, Tom Hillmann, Ansel Elgort:
REGIA: Jake Schreier
SCENEGGIATURA: Scott Neustadter e Michael H. Weber
PRODUZIONE: Fox 2000 Pictures e Temple Hill Entertainment
GENERE: drammatico, sentimentale
MUSICHE: Ryan Lott
BASATO SUL LIBRO: Città di carta
SCRITTO: John Green
TRAMA:
Quentin Jacobsen è sempre stato innamorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da bambini, hanno condiviso un’inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembrava essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all’improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un’avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no. La mattina dopo Margo scompare misteriosamente. Tutti credono che si tratti di un altro dei suoi colpi di testa, di uno dei suoi viaggi on the road che l’hanno resa leggendaria a scuola. Ma questa volta è diverso. Questa fuga da Orlando, la sua città di carta, dopo che tutti i fili dentro di lei si sono spezzati, potrebbe essere l’ultima.
IL TRAILER:
RECENSIONE:
Non ho mai letto il libro, sicché il mio giudizio si basa solamente sul film. Tra tutte le storie che conosco di Jonh Green questa è decisamente la peggiore, con questo non voglio assolutamente dire che non mi è piaciuto.
La storia inizia con Margo che si trasferisce vicino alla casa di Q, in Orlando. Essendo vicini di casa e avendo la stessa età diventano subito amici, anzi per Q diventa più che un amica, infatti, fin da piccolo s’innamora di lei.
Si vede fin da quando ci presentano Q e Margot da piccoli che anche se molto amici, caratterialmente sono molto diversi. Margo è un personaggio molto più vivace, non per questo Q non lo sia, ma lei è come se sfidasse la vita, senza preoccuparsi delle conseguenze; lei prende quello che vuole.
Q, invece, a differenza di lei è un ragazzo molto più calmo, studioso e con degli amici non tanto popolari. All’inizio del film ci fa sapere che non è più innamorato di lei, ma secondo me, in fondo al suo cuore ne è sempre rimasto innamorato.
Crescendo i due ragazzi si perdono un po’ di vista, fino a quando una notte entra nella camera di lui dalla finestra e prima gli chiede la macchina e poi di venire con lei, perché deve fare nove cose e gli serve un autista per la fuga.
Prima vanno dalla ragazza con la quale il ragazzo di Margo la tradisce e qui fa sapere al padre che la ragazza sta facendo sesso in cantina, il ragazzo scappa e gli fanno una foto nudo, lasciano un pesce nell’armadio della ragazza, le scrive una M sul muro ed po scappano.
Poi vanno dalla sua migliore amica e gli ricoprono la macchina con la pellicola trasparente e gli scrivono ancora una M, perché Margo pensava che la sua migliore amica sapesse che il suo ragazzo la tradiva.
Poi vanno da un ragazzo e gli tolgono una sopracciglia, perché quando erano piccoli lui aveva impedito alle ragazze di ballare con Q durante uno di quei balli scolastici. Mi ha fatto divertire la scena quando scappano e il ragazzo tenta d’inseguirli, ma non ci riesce perché la maniglia della porta è ricoperta di vasellina.
Molto bella la scena in cui sono nel palazzo e lei dice che la città, le case e le persone sono di carta, per come l’ho intesa io, è come dire che il mondo che la circonda è come se fosse finto, oppure come la carta che si distrugge e come dice lei “non ho mai incontrato nessuno che gli interessi qualcosa d’importante”. Il personaggio di Margo è molto più complesso di quello che ci appare.
Un personaggio che viene considerato in un modo, come se avesse un’etichetta; lei non vorrebbe essere considerata in quel modo, lei è molto di più di quello che le persone pensano di lei, ma essendo fatte di carta, non riescono a vedere la vera Margo.
Quando lei gli dice: “Tutte le cose vuoi sono intorno a noi”, forse è un modo di dire che nella vita bisogna rischiare e buttarci per le cose che sono veramente importanti.
Un'altra frase che mi è piaciuta molto è quella che Q dice all’inizio del film “A ognuno di noi può capitare un miracolo”, trovo che sia bello pensare questa frase; è una frase che mi da un senso di speranza. Forse, dentro di noi non dobbiamo mai smettere di sognare e pensare che a volte i miracoli accadano, quando meno ce li aspettiamo.
Poi ci sono i due migliori amici di Q: Radar e Ben due personaggi che mi sono piaciuti fin da quando sono apparsi. Sono quegli amici che ci saranno sempre per te quando avrai un problema. Mi ha divertito molto il fatto che i genitori di Radar avessero la più grande collezione di babbi natali neri. Il personaggio di Ben mi è piaciuto di più rispetto a quello di Radar, l’ho trovato molto più simpatico. Mentre Radar, mi è sembrato il classico nerd/secchione.
Finalmente, Q capisce d’essere ancora innamorato di lei. Mi è piaciuto molto quando lei corre da lui e l’abbraccia stretto, prendendolo alla sprovvista.
Così quando si sveglia il giorno dopo, crede di aver sognato di aver fatto quelle cose insieme a Margo, ma quando vede il suo dito sporco di vernice, capisce di non aver sognato.
Così, va a scuola felice d’incontrarla, ma lei non c’è, così come il giorno dopo e quello dopo ancora.
Veniamo a sapere che a Margo, piace scappare di casa e infatti i suoi genitori non denunciano la sua scomparsa. Sicuramente non vincerebbero il premio come migliori genitori dell’anno.
La madre che scappa perché s’annoia e vuole attenzioni, io invece credo che sia perché nessuno riesce a capire la vera Margo.
Scopriamo anche ogni volta che scappa di casa, Margo lascia sempre degli indizi, e tutte le volete che l’ha fatto, ha vissute esperienze pazzesche e soprattutto non ha mai lasciato indizi per Q; invece qui questa volta toccherà a lui ritrovarla.
Non vi dico come faranno a ritrovarla, altrimenti vi racconterei tutto il film. Questa specie di “caccia al tesoro” è stata davvero molto bella, è mi ha catturato, perché ogni volta che risolvevano un enigma, ne trovavano subito un altro da risolvere e io mi chiedevo quando avrebbero trovato l’ultimo indizio che gli avrebbe rivelato dove si trovasse. È stato anche molto avvincente provare a risolvere gli indizi insieme a loro.
Grazie alle città di carta, ovvero quelle città che i cartografi chiamano con un nome diverso per motivi di copyright, Q, Rader e la sua ragazza Angela, Ben e Lecey la migliore amica di Margo intraprendono un viaggio per ritrovarla. Non sarà solo un viaggio alla ricerca di Margo, ma anche l’ultima pazzia prima d’iniziare la vita vera.
Non so voi, ma mi sono commossa quando hanno parlato che dopo il diploma non si sarebbero persi di vista. Questa parte del film l'ho trovata molto divertente e in alcuni punti mi ha fatto sorridere, come nella scena in cui Ben fa la pipì nelle lattine della birra e dopo, fa un movimento brusco e la sua pipì finisce addosso a tutti; oppure quando corrono all'autogrill e hanno solo sei minuti di tempo, per comprare tutto quello di cui hanno bisogno.
Il finale non mi è piaciuto più di tanto, mi ha lasciato delle domande, ecco, è stato un finale un po’ troppo aperto. In qualche modo è giusto che sia finito così, ma mi sarebbe piaciuto vedere un seguito a questo libro, oppure un epilogo, per conosce le loro vite dopo qualche anno. Il finale e le scelte che hanno fatto Q e Margo le ho trovate in linea con il loro modo di fare.
Alla fine il modo in cui si comportano Ben e Radar, nei confronti di Q non mi è piaciuto per niente, come se il ballo fosse più importante della felicità del loro amico, nonostante sapessero quando Q fosse innamorato di Margo.
Se ti è piaciuta la recensione, commenta, iscriviti come lettore fisso al mio blog, aggiungimi a google+ e condividila sui tuoi social.
Nessun commento:
Posta un commento