CERCA NEL BLOG

domenica 5 luglio 2015

RECENSIONE FILM (8) - THE GIVER: IL MONDO DI JONAS DI LOIS LOWRY

SCHEDA DEL FILM:
USCITA: 2014
PAESE: USA
ATTORI: Brenton Thwaites, Jeff Bridges, Meryl Streep, Alexander Skarsgård, Katie Holmes, Odeya Rush, Taylor Swift, Cameron Monaghan, Emma Tremblay, Charlotte Salt
REGIA: Phillip Noyce
SCENEGGIATURA:Michael Mitnick
PRODUZIONE: As Is Productions, Tonik Productions, Walden Media,The Weinstein Company
GENERE: drammatico, fantascienza
MUSICHE: Marco Beltrami
BASATO SUL LIBRO: The Giver - Il donatore
SCRITTO: Lois Lowry






TRAMA:
Jonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non esistono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto quello che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte o profondità emotive, ma neppure a incertezze o rischi. Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Consiglio degli Anziani nella Cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento sta arrivando.

TRAILER:


RECENSIONE:
Anche in questo film ci ritroviamo in futuro distopico, tuttavia rispetto agli altri libri di questo genere ho notato alcune differenze. Se in Hunger games, Divergent e Leggend, ci troviamo di fronte a un mondo distopico e a lotte, in questo film non troverai queste cose. Questo film lo trovato molto più profondo rispetto ai libri che vi ho citato sopra.

Questo film è stato tratto da un libro che è stato pubblicato circa vent’anni fa, quindi molto prima dei distopici che vi ho citato sopra. 

In questa società le persone non sanno cosa sono i sentimenti come amore, la gioia, la violenza e la crudeltà. Le famiglie sono formate da massimo quattro persone e ragazzi non conoscono i loro genitori naturali, ma soltanto quelli affidatari.

Nel loro mondo non esiste la popolarità, la fama, non ci sono vincitori e ne vinti e gli anziani hanno eliminato tutte queste cose, per far cessare i conflitti.

Al compimento del 18° anno d’età a Jonas e i suoi amici, viene dato il lavoro che avrebbero fatto per il resto della sua vita. Ci ritroviamo di fronte a questa iniziazione e chiamano tutti i nomi tranne quello di Jonas. E li per li mi sono chiesta il motivo.

I protagonisti di questa storia sono:

Jonas, è il protagonista di questa storia è un ragazzo dolce, coraggioso e intelligente. Alla cerimonia dell’iniziazione gli viene assegnato il compito di diventare il prossimo raccoglitore delle memorie.
Il bello di questo personaggio il modo in cui viene a conoscenza dei sentimenti a lui sconosciuti e questa cosa, non lo abbatte, ma gli da la forza di ribellarsi contro il sistema e ridare a tutti quei sentimenti.

Fiona è la migliore amica d’infanzia di Jonas, una ragazza dolce ed educata. Una ragazza che adora i bambini e che si diverte ad andare in giro con Jonas e Ascher. E quando Jonas inizierà a cambiare lei sarà la prima a dargli retta.

Asher è un ragazzo spiritoso e gentile. È amico di Jonas, ma quando Jonas incomincia a cambiare lui, non si fiderà di lui come invece aveva fatto Fiona.

Il Donatore è un personaggio che mi è piaciuto veramente tanto. Un personaggio molto riservato e malinconico che tuttavia, porta dentro di se il peso di tutte le emozioni. Un personaggio che sa che è sbagliato che le persone non conoscono le emozioni. Mi è piaciuto molto il legame che si verrà a creare con Jonas.

La maggior parte del film è girato in bianco e nero e questa cosa non mi è dispiaciuta, certo è strano vedere un film in questo modo nel 2015. Ma c’è un significato dietro questa scelta, il bianco e nero rappresenta l’assenza delle emozioni e il fatto che le persone devono essere tutte uguali. 
Mi è piaciuto molto quando Jonas, soprattutto all’inizio del film, non è diventato ancora il raccoglitore di memorie e incomincia a vedere qualche colore.
Quando nell'immagine non è presente Jonas, l’immagine ritorna in banco e nero.

Sicché, Jonas quando si reca dal Donatore, colui che dovrà passargli le sue memorie. Infatti, il Donatore è l’unico personaggio che conosce i sentimenti. Così Jonas incomincia ad assaporare i sentimenti. Immaginate che voi non sapete che cosa sono i sentimenti e all'improvviso li scoprite, sarebbe un’emozione davvero forte.

Mi sono piaciute molto tutte quelle immagini che gli mostra il Donatore. In special modo, mi sono piaciute molto quelle immagini sulla natura.

La cattiva di questa storia è Capo Elder un personaggio difronte agli altri si finge dolce e gentile, quando in realtà è fredda è spietata e convinta che le persone non devono provare emozioni.

Da questo punto in poi, Jonas si ribella alla sua società smettendo di fare l’iniezione al mattino e arrivando persino a mentire a Capo Elder. Questa iniezione porta tutti gli abitanti della comunità a reprimere i loro sentimenti.

Una scena che mi piaciuta molto è quando gli mostra la slitta, perché credo che sia un simbolo di libertà.

Jonas prima della selezione conosce Gabriel un neonato che secondo la loro società non è abbastanza forte per vivere in una famiglia adottiva e viene affidato temporaneamente alla famiglia di Jonas, per vedere se si riprende. Mi è piaciuto molto il fatto che Jonas gli ha trasmesso delle emozioni.

Un’altra cosa di bella di questo libro e il sentimento d’amore che piano piano comincia a nascere dentro di lui. E il fatto che nonostante la sua amica Fiona faccia ancora le iniezioni si fidi di lui, tanto da smettere di farle. Mi è piaciuto molto il modo in cui il Donatore lo porta a fargli comprendere quei sentimenti a lui sconosciuti.

A Jonas gli piace sempre di più il suo incarico, perché gli piace percepire memorie piacevoli, quando a un certo punto il Donatore gli trasmette una memoria di morte, il ragazzo va in crisi, perché capisce che quando nella sua società congedavano le persone e i neonati in realtà li uccidevano. Mi è piaciuta molto quella scena in cui il papà di Jonas fa un iniezione letale a un neonato, ma lui non sa che in quel modo lo uccide, perché lui non sa che cosa vuole dire uccidere. Questa scena fa davvero rabbrividente, ma dobbiamo anche considerare che lui non sa che lo sta uccidendo.

SPOILER NON CONTINUARE A LEGGERE SE NON HAI VISTO IL FILM

Quando si rende conto che la sua società è sbagliata, il suo primo istinto è quello di fuggire, quando poi ci ripeserà e capirà che il suo compito sarà quello di ridare a tutti quanti le memorie.
Scopriamo che la figlia del Donantore era stata uccisa, perché una volta scoperto il male che c'è nel mondo, lei non aveva continuato il suo addestramento. Mentre per il resto della società la ragazza era stata congedata, il padre subisce il dolore della perdita di sua figlia.

Così Jonas sceglierà di raggiungere una zona che se superata potrà ridare la memoria a tutte le persone. Anche il Donatore approva la sua scelta. In qualche modo, anche il Donatore pensa che sia sbagliato che le persone siano all'oscuro dai sentimenti.

La goccia che farà traboccare il vaso sarà quando verrà a scoprire che Gabriel verrà congedato, capisce e sente su di se il peso della responsabilità del suo potere. Non può lasciare che quel bambino muoia.

Si reca dove tengono tutti i neonati e dopo aver preso Gabriel chiede a Fiona di scappare con lui, ma lei gli crea un diversivo per permettergli di scappare.

Così lui scappa e quando si ritrova braccato dal drone del suo amico Asher, che aveva ricevuto l'ordine d'ucciderlo, lo implora di lasciarlo andare e lui decide di salvarlo. Mi è piaciuto molto questa scelta che fa l'amico.

Molto belle le scene finali e piene di tensione, con lui che scappa e che si ritrova dal deserto alla montagna piena piena di neve. A un certo punto si sentirà stremato da questo viaggio e sarà proprio il pianto di Gabriel e farlo continuare. In questo punto trova la slitta e una volta salito sopra, si sente libero e crede ancora di più nella sua impresa.

Alla fine dopo che è riuscito a dare la memoria a tutti quanti si ritrova davanti a una casa che rappresenta il suo punto d'arrivo e anche la metafora della libertà che è riuscito a raggiungere. Molto bella la scena il cui il padre di Jonas stava per uccidere Fiona, ma quando poi gli ritorna la memoria e capisce che cosa sta facendo, si commuove.


Se ti è piaciuta la recensione, commenta, iscriviti come lettore fisso al mio blog, aggiungimi a google+ e condividila sui tuoi social.

Nessun commento:

Posta un commento