Lo scorso post (che lo potete leggere cliccando qui), vi avevo spiegato che era in atto una campagna per far abbassare l’iva sugli ebook. Infatti, precedentemente, l’iva sugli ebook era al 22%, mentre sui libri cartacei era al 4%.
Grazie alla forza di tutte le persone che hanno partecipato a questa campagna, #unlibroèunlibro, il ministro, Dario Franceschini ha presentato un emendamento per portare la tassazione degli ebook dal 22% al 4%.
Così dal primo gennaio 2014, la tassazione sugli ebook è scesa al 4%.
Tuttavia, l’Italia rischia l’apertura di una procedura d’infrazione da parte dell’Europa e di essere multata da Bruxelles.
Nel 2012 la Francia e il Lussemburgo avevano provato ad abbassare la tassazione sugli ebook, (la Francia al 7% e il Lussemburgo al 3%), ma l’Europa li ha obbligati a riporla al 15%, ovvero com’è negli altri paesi.
L’Europa vede gli ebook non come i libri cartacei, ma considera gli ebook come un qualsiasi si servizio on-line. L’Europa, vuole tassare gli ebook come i servizi digitali.
La dichiarazione di Marco Polillo, presidente dell’Associazione italiana editori (Aie):
"Il riconoscimento ufficiale che un libro è un libro è un risultato storico per la lettura in Italia".
E poi ha continuato:
"Abbiamo contribuito alla mobilitazione di massa, che ha coinvolto grandi e piccoli editori, tutti insieme, fianco a fianco: ci siamo fatti portavoce di ciò che lettori e autori ci chiedevano, in altre parole di un mercato nuovo, di occasioni diverse di lettura. Questo è il risultato più autentico di ciò che dal 1 gennaio cambia in Italia: questa è l’altra faccia della campagna #unlibroèunlibro. Più occasioni di lettura per tutti".
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