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domenica 16 agosto 2015

SCRIVERE UN LIBRO 54 – L’EPILOGO NEI LIBRI


Che cos’è l’epilogo?.

È l’opposto del prologo. Se il prologo va ad aprire la storia, l’epilogo la va a chiudere.

Rispetto al prologo, l’epilogo non ha deve avere poche pagine, ma dovete prendere tutto il tempo necessario per narrare la vostra storia. Nell’epilogo, ci possono essere sia i dialoghi che le descrizioni. Non tirare via e non avete fretta a scriverlo pendete tutto il tempo che vi serva, perché per il lettore, se ha amato la vostra storia, è importante sapere che fine hanno fatto i protagonisti della vostra storia.
Dovete utilizzare la stessa persona che avete utilizzato durante il libro: se avete scritto il libro in prima persona, l’epilogo lo dovete scrivere in prima persona e viceversa.
L’epilogo non deve stravolgere la storia, ma deve andare a chiuderla, in modo che quando il lettore a letto il vostro epilogo, non abbia più domande irrisolte e capisca che la storia è conclusa. 
L’epilogo deve dare la sensazione al lettore di un “e vissero tutti felici e contenti”. Non è detto che l’epilogo sia positivo, infatti può anche essere negativo.

Nell’epilogo troviamo un salto temporale della storia. Mi spiego meglio, una volta terminata di raccontare la vostra storia, al lettore fa molto piacere scoprire che cosa accade dopo ai personaggi.

Vi faccio un esempio.

In Harry Potter e i doni della morte, dopo che è finita la storia, ovvero che Harry ha ucciso Voldemort, ci troviamo di fronte all’epilogo e la Rowling ci fa sapere com’è andata avanti la loro vita.

Secondo me è sbagliato quando in libro di una serie (che non è ancora l’ultimo) ci troviamo l’epilogo nelle ultime pagine. Non vorrei sbagliarmi, ma l’epilogo è una conclusione netta della storia e il finale di un libro che fa parte di una saga, per quanto si a un finale, non è netto e definito, quanto può essere quello dell’ultimo volume di una saga. 

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