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giovedì 13 marzo 2014

RECENSIONE SERIE TV (1) - BRACCIALETTI ROSSI

SCHEDA DELLA SERIE TV:

USCITA: dal 26-02-2014 al 2-03-2014
PAESE: ITA 2014
ATTORI: Carmine Buschini, Aurora Ruffino, Brando Pacitto, Pio Luigi Piscicelli, Lorenzo Guidi, Mirko Trovato, Michela Cescon, Simonetta Solder, Carlotta Natoli, Vittorio Viviani, Laura Chiatti, Federica De Cola, Lele Vannoli, Bartolomeo Colucci, Carmelo Galati, Ignazio Oliva, Niccolò Senni, Francesca Valtorta, Simone Gandolfo, Giorgio Colangeli, Giampaolo Morelli, Andrea Tidona, Antonella Genga.
REGIA: Giacomo Campiotti
SCENEGGIATURA: Sandro Petraglia, Giacomo Campiotti
PRODUZIONE: Palomar, Rai Fiction, Apulia Film Commission
GENERE: Drammatico, Miniserie TV in 6 episodi
MUSICHE: Stefano Lentini, Niccolò Agliardi.
BASATO SUL LIBRO: Braccailetti rossi, il mondo è giallo, se credi nei sogni i sogni s’avvereranno.
SCRITTO: Alberto Espinosa.

TRAMA:
Tutti per uno, uno per tutti. Riecheggia il motto dei moschettieri la storia di Braccialetti Rossi: sei vite, sei solitudini si incontrano casualmente nel luogo meno adatto a un bambino, l’ospedale, e diventano un gruppo, unito dalla voglia di superare le difficoltà e trasformarle in punti di forza e, soprattutto, da quel simbolo, il braccialetto rosso, segno del patto per la vita siglato da Leo, Vale, Cris, Davide, Toni e Rocco.
Intorno a loro, si snodano anche le vicende degli adulti che li circondano (genitori, medici, pazienti), spesso altrettante solitudini in cerca di conforto.
I ‘magnifici sei’, dagli 11 ai 17 anni, sono uno il sostegno dell’altro: hanno caratteri complementari, anche se talvolta non mancano scontri e fraintendimenti, che li porteranno comunque a maturare insieme e a scoprire i valori della vita, dell’amicizia e della solidarietà. Il percorso non sarà facile ma, si sa, la parte più bella ed emozionante è il viaggio, non il raggiungimento della meta.
A raccontare è Rocco, un ragazzino di 11 anni in coma da otto mesi a causa di un impatto forte con l'acqua che ha provocato buttandosi dalla piattaforma più alta di una piscina pubblica. Intanto faremo la conoscenza di Leo, un ragazzo diciassettenne che, a causa di un tumore gli è stata amputata una gamba; è un ragazzo solare e sarcastico che cerca di combattere la sua malattia nel modo migliore possibile. Quel giorno, nell'ospedale entra Vale che sarà il compagno di stanza di Leo; anche a lui come Leo, devono amputargli una gamba a causa del tumore che ha alla tibia; è un ragazzo timido e riservato.
C'è anche un nuovo compagno di stanza anche per Rocco, Davide, un ragazzino di quattordici anni, trovatosi lì perché è svenuto durante una partita di calcio nella sua scuola; è un bulletto testardo e scontroso. Arriva anche un altro ragazzino Tony, che ha avuto un incidente con una moto mentre la provava di nascosto.
Nel frattempo Leo, dopo aver fatto amicizia con Vale, conosce Cris, una ragazza di diciassette anni che soffre di anoressia. Già dall'inizio non vanno molto d'accordo, soprattutto dal fatto che Cris è irritata dal suo sarcasmo. 
Un giorno Leo e Vale vengono scoperti mentre spiano Cris di cui Vale s'innamora a prima vista. Le propongono di fare una festa per l'addio della gamba di Vale. 



RECENSIONE:
Questa è stata una serie tv, che mi è piaciuta veramente molto, nel senso che non vedevo l’ora che arrivasse domenica. Mi è piaciuta così tanto, che se l’avessi scoperta ora, avrei guardato le puntate una di seguito all’altra. Che io mi ricordi non ho mai aspettato una serie tv italiana con tutta questa attesa; anche perché tutte quelle che fanno da noi, non è che siano brutte, però nemmeno così belle. 
Io credo che le serie tv italiane non attirano un pubblico giovane, perché non sono originali e si basano sempre sui soliti clishé.

I protagonisti di questa serie sono sei ragazzi. C’è da dire che sono stati proprio questi ragazzi i punti forti di questa storia, proprio perché erano ben caratterizzati 

Leo, il leader è un personaggio che mi è piaciuto veramente molto, perché all’apparenza sembra duro e forte, ma che i realtà se gli dai la possibilità diventa molto sensibile. 
Vale, il vice-leader, è un personaggio molto ben costruito, perché è quello dolce e tenero, che all’inizio ti innamori di lui, ma che poi capisci che gli vuoi solo bene, perché il personaggio duro, forte, ma con il cuore sensibile, Leo è molto meglio. 
Cris, la ragazza, mi è piaciuta fin da subito, tosta eppure, allo stesso tempo fragile. Una cosa che mi è piaciuta e che grazie all’amicizia riesce a superare il suo problema con il cibo. 
Toni, è il personaggio più diverte di tutte le serie tv che ho visto. Mi è piaciuto molto il fatto che fosse un sentivo e che potesse parlare con Rocco. 
Rocco, anche se non era presente nelle serie perché era in coma, faceva la voce narrante. Alcune frasi che pronunciava erano pura poesia. 
Davide, è un personaggio molto complesso, che all’inizio sembra duro, ma che in realtà se gli dai la possibilità, diventa un bravo ragazzo. Mi piacciono molto questi personaggi che compiano un percorso.

Questo telefilm mi ha fatto ricordare quello di tanti anni fa chiamato “Amico mio”, per il tema dei ragazzi in ospedale, tuttavia queste due serie sono molto diverse tra loro. 

Un’altra cosa che ho notato un questa serie e che ha lo stesso spirito della serie tv Glee; ovvero il diverso non va discriminato, come la ragazza magra e quella grassa e i ragazzi calvi e senza una gamba. Questo è un bel messaggio ed è anche molto importante far capire queste cose a noi ragazzi.

La cosa che mi è piaciuta nella serie tv, come nel libro, è stato il fatto che le loro malattie, non li buttavano giù e anche in quel momento, cercano di trovare il lato positivo. 
L’amicizia che formano è la cosa più bella di tutto il telefilm; l’amicizia è in grado di farli stare bene e di superare le loro malattie.

Secondo me non c’era un leader, perché se ci pensate bene, erano un gruppo e tutti avevano lo stesso peso. Erano così uniti che si facevano forza a vicenda e il problema di uno diventava il problema di tutti. 

Puntata dopo puntata, questa serie diventava sempre più bella. Non saprei dirvi qual è la mia puntata preferita, perché, ogni puntata aveva qualcosa di speciale. 

La morte di Davide, mi ha sorpreso, perché è stata toccante, ma non me l’aspettavo, visto che nella prima puntata erano riusciti a salvare Vale. Mi ha sorpreso, ma non mi ha fatto piangere. Invece mi sono commossa alla fine della sesta puntata, sentendo dentro di me quel vuoto, che mi si crea quando finisco di leggere un libro bello. Mi ero appassionata a questa storia, perché mi ha coinvolta puntata dopo puntata. 
Mentre provavano a salvarlo, sono rimasta con il fiato in sospeso, ma quando Davide dice a Rocco che è stanco ho capito, che probabilmente non si sarebbe salvato. La cosa che mi è piaciuta, in questa parte della serie tv e che l’hanno girata in modo da non farla sembrare troppo pesante; la scena di quando Davide va in contro alla madre mi è piaciuta veramente molto, perché ha dato quasi un senso di pace alla sua morte. Le perdite sono anche delle conquiste, ha perso la vita ma ha ritrovato sua madre.

Il triangolo, Vale-Cris-Leo, mi è piaciuto molto; tanto orami i triangoli ci sono da per tutto, nei libri e nelle serie tv. Ma questo è stato fatto veramente bene; perché, nonostante ci fosse, non appesantiva la storia. Anzi, era un elemento che riusciva a valorizzare la storia. Nonostante tutti e due amassero la stessa ragazza, non hanno mai litigato per lei e questa cosa mi è piaciuta molto.

Un altro bel messaggio della serie e quando alla quinta puntata scopriamo che il padre di Davide a donato gli organi del figlio, per salvare quel ragazzo che aveva problemi con i reni. Questo è un bel messaggio, donare gli organi per salvare la vita a un’altra persona. È come se un pezzo di Davide fosse ancora vivo in quel ragazzo. Questa serie è piena di bei messaggi. 

Il passato di Toni, mi è piaciuto molto e anche il modo in cui il regista ha scelto di raccontarlo. Mi è piaciuto molto il fatto che Toni abbia potuto aiutare un ragazzo che veniva picchiato dal padre. Perché solo chi ha passato determinate cose, può capire veramente come si sente un’altra persona. Il fatto che Toni abbia raccontato la sua storia, per far confessare quel ragazzo, mi è piaciuto molto, soprattutto quando si commuove. 

Il rapporto contrastato tra Cris e sua sorella, è stato bello da vedere. Scusate, ma la sorella era solo un controllore, non le dava affetto e non riusciva a capirla. l’amica in sovrappeso di Cris, è stato un personaggio molto diverte, è mi è dispiaciuto che se ne sia andata così presto. Per me era un personaggio che meritava più spazio. 

Un altro personaggio secondario che mi è piaciuto è stato Ruggero, che però, anche a lui hanno dato poco spazio; non si è nemmeno capito che malattia aveva. 
Anche il personaggio di Nicola mi è piaciuto molto, lui è l’anziano molto saggio. È stato un personaggio molto simpatico e che stava vicino ai ragazzi, quando ne avevano più bisogno. Mi piaciuto molto il legame che si è creato tra Leo e Nicola, quasi come se fossero nipote e nonno. 

Mi sono piaciuti molto alcuni medici, che però facevano solo da sfondo a questa serie. Mi è piaciuto molto il personaggio di Ulisse e Carletto, che era un dottore veramente simpatico e molto vicino ai ragazzi. 
All’inizio non mi è piaciuta la dottoressa Lisandri, perché era troppo rigida e fredda, ma alla fine della serie, quando si scopre che non può avere bambini e che salva al vita a Rocco, l’ho rivalutata. 
Il dottor Alfredi, mi è piaciuto molto, perché l’ho trovato un dottore molto filosofico. Mi è piaciuta molto quella frase “le perdite possono essere anche delle conquiste”, perché è una frase vera. Se deciderete di leggere il libro di questa serie ci troverete altre frasi belle come questa.

Vogliamo parlare un attimo della musica. Non c’era nemmeno un canzone che non mi sia piaciuta. In più, ho trovato che queste canzoni le hanno messe nei momenti giusti, in modo da far sembrare meno pesanti le scene o renderle più divertenti. Questa serie mi a fatto scoprire dei cantanti che non conoscevo, ma la più grande rivelazione e Nicolò Agliardi, che ha scritto dei testi delle canzoni, che non sono solo testi, ma pura poesia.

Mi è piaciuta molto la scena, di quando a Vale gli sfanno la fasciatura e vedere per la prima volta la sua gamba. È stata una scena molto toccante, proprio perché vediamo la sua sofferenza, poi dopo è stato bello vedere anche la sua forza nell’accettarsi e andare avanti. 
La scena del funerale, quando Vale da via il suo orologio per comprare i fiori, porta un bel messaggio, le cosa materiali, in questo caso l’orologio, non sono importati quanto gli amici.

Le ultime due puntate, erano incentrate sul risveglio di Rocco, ed io non volevo l’ora che si svegliasse. Sono rimasta con il fiato in sospeso, per tutto il tempo. Mi è piaciuto molto il fatto che si sia ributtato dal trampolino dove era caduto, per poi risvegliarsi; come per dire, se sbagli, riprova.

BUONA VISIONE, SEMMAI DECIDERETE D’INTRAPRENDE QUESTO VIAGGIO CON BRACCIALETTI ROSSI.


VOTO: 

CONSIGLIATO: SÌ

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