SCHEDA DEL FILM:
PAESE: USA 2014
ATTORI: Dylan O'Brien, Kaya Scodelario, Will Poulter, Thomas Brodie-Sangster, Patricia Clarkson, Ki Hong Lee, Aml Ameen, Don McManus, Joe Adler, Blake Cooper, Jacob Latimore
REGIA: Wes Ball
SCENEGGIATURA: James Dashner, Noah Oppenheim, T.S. Nowlin, Grant Pierce Myers
PRODUZIONE: 20th Century Fox, Gotham Group
GENERE: avventura, fantascienza, thriller, post-apocalittico,drammatico
MUSICHE:
BASATO SUL LIBRO: The maze runner: Il labirinto
SCRITTO: James Dashner
TRAMA:
TRAILER:
Quando Thomas si sveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società ben ordinata e disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l'ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore.
Il mistero si infittisce un giorno, quando – senza che nessuno se lo aspettasse – arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di altri mezzi visibili di fuga, il Labirinto sembra essere l'unica speranza del gruppo... o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.
Non ho letto il libro, perciò non vi posso fare un confronto tra il libro e il film. Questa recensione sarà basata su quello che ho visto.
Non sapevo che cosa aspettarmi da questo film, avevo paura di trovarmi di fronte a una brutta copia di Divergent o di Hunger Games, invece l’ho trovato davvero intrigante. Pur essendo un distopico, sicché basato su una realtà diversa da un mondo normale, l’ho trovato molto originale.
Il film inizia con Thomas che si ritrova dentro la scatola, una specie d’ascensore che lo porterà in un luogo un luogo chiamato la radura. La radura luogo circondato da delle porte, fatte di muro, che si aprono di giorno e si chiudono di notte. Al di la di queste porte, c’è un labirinto.
Ogni mese arriva un ragazzo nuovo insieme a delle provviste. Tutti i ragazzi non si ricordano niente del loro passato, se non dopo qualche giorno il loro nome.
Tutti i ragazzi collaborano ed hanno dei compiti all’interno della radura, c’è chi cucina, chi coltiva e infine, ci sono i velocisti coloro che entrano dentro al labirinto, per mapparlo e trovare un’uscita.
Questa storia mi è piaciuta dal primo minuto del film. L’atmosfera l’ho trovata molto suggestiva, perché fin dall’inizio del film mi sono chiesta il motivo per il quale erano rinchiusi in questa radura. Ma non era solo questa la domanda che mi ponevo, infatti mi chiedevo come avrebbero fatto a uscire da quel labirinto.
Si capiva che c’era qualcuno dietro ai ragazzi che stavano dentro alla radura, ma anche se mi ponevo delle domande, non riuscivo a trovare delle risposte, se non alla fine, quando ci viene spiegato tutto.
Un punto a favore di questo film era che era ben capibile anche da chi non aveva letto il libro. Un altro punto a favore di questo film è che non c’erano scene morte e che il film scorreva, senza mai essere noioso o pesante; anzi, passo dopo passo, portava lo spettatore a farsi delle domande e a accendere ancora di più la sua curiosità.
Mi è piaciuta davvero tanto la scenografia e la fotografia di questo film. Il labirinto era pazzesco dal punto di vista scenografico. Mi sono piaciuti davvero tanto anche gli effetti speciali, come quando le porte si chiudevano, oppure quando si giravano.
Mi sono piaciute molto le scene girate di notte all’interno del labirinto, perché l’ho trovate molto suggestive e in grado di creare una palpitazione nello spettatore che guardava il film senza aver letto il libro.
Le molte scene d’azione all’interno del film le ho trovate molto belle, ben piazzate e alternate alle scene di dialogo.
Mi è piaciuto molto il modo in cui hanno costruito il labirinto dal punto di vista scenografico e che potesse cambiare forma, anche questa cosa mi ha ricordato “alle scale piace cambiare” in Harry Potter.
Ho trovato il cast davvero azzeccato per la psicologia dei vari personaggi che venivano presentati nel film. Non vi posso dire se quell’attore era adatto per il personaggio che ha interpretato.
I personaggi principali di questa saga mi hanno colpito tutti, perché erano tutti diversi e ben caratterizzati.
Thomas, il protagonista di questa serie che si ritrova nella radura è un personaggio che non può stare con le mani in mano e vuole sempre trovare la verità. Nonostante sia motivato a lasciare la radura si percepisce che è spaventato dalle sue stesse emozioni e dal posto in cui si trova. Tutti quanti percepiscono in lui qualcosa di speciale.
Gally, l’ho percepito come l’opposto di Thomas. Un personaggio che nonostante sia seguito da molti ragazzi è violento autoritario e poco riflessivo. Crede che Thomas sia un pericolo, perché lui vuole trovare il modo di uscire dalla radura. La verità è che dietro questo sui odio verso Thomas, si nasconde la sua insicurezza, per quello che potrebbe accadergli una volta fuori dal labirinto e per questo preferisce che tutto rimanga com’è.
Teresa, è l’ultima che arriva nella radura ed è anche la prima ragazza a entrare nella radura. Arriva piuttosto tardi nel film e per questo, non sono stata in grado di farmi un’idea precisa su di lei. Anche se poi, quello che veniamo a sapere su di lei e anche su Tomas mi è piaciuta molto.
Alby è il primo ragazzo arrivato nella radura
Newt e Minho, sono i personaggi che mi sono piaciuti di più dopo, Thomas. Newt era un ex velocista e vice capo. Mi è piaciuto molto il suo carattere e il forte legame d’amicizia che si viene a creare con Tomas. È un ragazzo che sa il fatto suo.
Minho mi è piaciuto per il rapporto che instaura con Thomas, per quella sua forza di non arrendersi e andare nel labirinto, mapparlo e trovare un’uscita.
Chuck è il classico personaggio robusto e un po’ impacciato. Già in quella scena in cui lui vuole consegnare a Thomas quella statuetta si capisce subito che c’ha già scritto in faccia io morirò.
SPOILER, CONTINUA A LEGGERE SE HAI VISTO IL FILM.
C’è una cosa che non mi torna. All’inizio del film Tomas viene aggredito da un ragazzo velocista che nel labirinto era stato punto nel labirinto. E dopo, quel ragazzo lo mandano nel labirinto.
Come mai quando il capo Albi viene punto, non lo mandano via?. Questa cosa non l’ho capita, forse perché il ragazzo che aveva aggredito Tomas, l’hanno mandato via, perché aveva violato le regole aggredendolo.
La spiegazione al perché si trovano rinchiusi dentro la radura mi è piaciuta veramente tanto. Molto bella l’idea il labirinto fosse soltanto la prima prova.
Mi è piaciuto anche il motivo della distopia, ovvero che il sole aveva carbonizzato il mondo e che poi, come conseguenza le persone sono morte e poi un virus mortale che attacca il cervello e a quanto pare, loro sono gli unici esseri umani immuni da questo virus. Però, non ho capito bene il collegamento tra il sole ha carbonizzato il mondo e il virus che attacca il cervello.
I Dolenti mi sono piaciuti veramente tanto, questi mostri che vanno in giro di notte per il labirinto e che sono fatti con esseri mutati e strutture cibernetiche. L’hanno realizzati molto bene, dal punto di vista visivo, mi è piaciuta davvero tanto la loro forma.
Mi è piaciuta molto quella scena in cui Thomas e Minho tentano di difendersi dal dolente che li sta rincorrendo. Non so voi, ma quella scena mi ha messo davvero tanta tensione.
Molto toccante la scena della morte di Chuck. è accaduta all’improvviso e non mi ha dato il tempo di capire che lo sparo l’aveva raggiunto. È stato molto toccante vedere che Thomas si sentiva quasi inutile, perché non l’aveva potuto salvare e riportare dai suoi genitori, come gli aveva promesso all’inizio del film. Voleva rimanere accanto a lui, come per non lasciarlo andare, l’ho trovata anche una scena ben recitata e molto commovente.
La mancanza di una storia d’amore non ha pesato sul mio giudizio di questo film, nonostante mi piacciano le storie d’amore in questi libri YA. Non so se poi, nel corso della storia si creerà una storia d’amore tra Thomas e Teresa, ma anche se non accadesse, questa storia mi piacerebbe ugualmente.
Il finale è stato molto aperto, con quei soldati ribelli che li salvano, quando poi scopriamo che quella donna del messaggio non era morta e che probabilmente quei soldati fanno parte della sua squadra. Che cosa li attende nella seconda prova?, io sono curiosa di scoprirlo.
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