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venerdì 25 dicembre 2015

RECENSIONE (66) - LET IT SNOW: INNAMORARSI SOTTO LA NEVE DI JOHN GREEN, MAUREN JOHNSON E LAUREN MYRACLE

Buon natale a tutti quanti!, oggi vi propongo una recensione a tema natalizio. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la recensione del libro il canto di natale, che l'ho appena iniziato a leggere.







TITOLO: Let it snow: Innamorarsi sotto la neve
AUTORE: John Green, Maureen Johnson e Lauren Myracle
EDITORE: Rizzoli
PAGINE: 373
PREZZO: 16.90€
DATA DI USCITA 12/11/2015









TRAMA:
È la Vigilia di Natale a Gracetown. Scende la neve, i regali sono già sotto l'albero e le luci brillano per le strade. Sembra tutto pronto per la festa, ma una tormenta arriva a sparigliare le carte. Così si può rimanere bloccati su un treno in mezzo al nulla e vagare per la città fino a incontrare un intrigante sconosciuto. Oppure prendere la macchina per raggiungere una festa che promette di essere memorabile, per scoprire che l'amore è più vicino di quanto pensassimo. O ancora ritrovare qualcuno che si credeva perduto, ma solo dopo una giornata piena di imprevisti e di ...maiali.

RECENSIONE:
È una storia ambientata durante il periodo di natale, sicché credo che sia un ottimo libro da leggere sotto le feste. Anche il prossim’anno sentiremo parlare di questa storia, perché uscirà un film tratto da questo libro.

In questo libro troverete 3 storie diverse, ma che tuttavia sono collegate tra loro perché un personaggio appena accennato potrebbe diventare il protagonista nella storia successivo. 

Da fare da padrone in queste storie sarà l’amore, ma non è un amore sdolcinato, ma un qualcosa di carino e non troppo smielato. Delle storie che ti prendendo, certo queste storie non sono tutte uguali, infatti qualcuna mi è piaciuta di più rispetto alle altre. 

Però in ognuna delle storie c’è un piccolo insegnamento da cogliere e su cui riflettere.

Questi tre racconti sono stati scritti da tre scrittori diversi e leggendo queste storie si percepisce che il loro stile e mondo di raccontare una storia è diverso. Quello che mi è piaciuto è il fatto che queste storie sono collegate e che nell’ultimo racconto tutti questi personaggi si rincontrano.

JUBILEE EXPRESS di Maureen Johnson.

È stato il mio racconto preferito, ma se devo essere sincera nelle prime pagine non mi aveva preso così tanto. Sì era carino, ma niente di che, ma andando avanti, la storia è diventata sempre più bella.

La protagonista di questa storia si chiama Jubilee, è scoprirà la vigilia di natale che i suoi genitori sono stati arrestati e finiti in carcere a causa del villaggio natalizio di Flobie (una specie di collezione americana a tema natalizia).

Sicché sarà costretta a raggiungere i suoi nonni in Florida e non potrà passare il natale con il suo ragazzo.

Ma una tormenta di neve s’imbatte a Gracetown e il treno sul quale viaggiava sarà costretto a fermarsi. Sul treno incontrerà Jeb (un personaggio che comparirà nell’ultima storia) e un gruppo di Cheerleader.

Così s’avvierà a piedi fino alla Waffle House, dove incontrerà dei personaggi veramente strani. Un personaggi che mi ha colpito è un uomo che si veste solo con la carta stagnola.

Qui incontrerà un ragazzo di nome Stuart, che le farà capire una cosa che cambierà per sempre la sua vita. Loro due hanno qualcosa in comune, è sarà Stuart a farglielo capire. 

Il personaggio di Stuart mi è piaciuto molto, soprattutto da quando questa scrittrice ci ha raccontato la sua storia.

UN CHEERTASTICO MIRACOLO DI NATALE di John Green

In questa storia si nota benissimo la penna di John Green. Anche questa storia si svolge durante la vigilia di natale. I protagonisti sono Tobin, Angie soprannominata Il Duca e JP.

È una normale sera della vigilia di natale e i genitori di Tobin non possono tornare a casa a causa della forte nevicata. I tre ragazzi stanno guardando un film quando tutto a un tratto squilla il telefono. È un loro amico (che lavora alla Waffle House dov’era andata Jubilee, la protagonista del primo racconto) li chiama e gli dice di andare al bar e di portare il gioco Twist, perché ci sono delle Cheerleader.

Così smettono di vedere il film, si vestono e anche se per le strade c’è tantissima neve, decidono ugualmente di prendere la macchina e sarà un’impresa riuscire a guidare con la neve, tanto che alla fine andranno a sbattere. 

Da questo punto in poi ci saranno delle scene davvero divertenti, infatti loro dovranno arrivare per primi alla Waffle House, per partecipare a questa festa con le Cheerleader.

I due ragazzi Tobin e JT, sembrano essere fissati con le Cheerleader, quando in realtà la cosa più preziosa Tobin, c’è l’ha sotto il naso. Il finale di questa storia mi è piaciuto veramente tanto.

Oltre a essere un racconto davvero divertente, ti porta a riflettere, sul fatto che a volte quelle vuoi c’è l’hai davanti a te, ma hai come gli’occhi chiusi e non riesci a vederlo.

IL SANTO PATRONO DEI MAIALI di Lauren Myracle

Dei tre racconti è quello che mi è piaciuto di meno. La protagonista di questa storia si chiama Addie e questo personaggio, non mi è piaciuto, perché di fronte alle difficoltà si piange addosso e non reagisce. Questa storia è anche molto più lenta e non accade mai niente di speciale.

La fine di questo racconto mi è piaciuta veramente tanto, perché in una scena ritroveremo tutti i personaggi dei 2 racconti pretendenti.

Questa storia è ambientata durante la mattina di natale. 

Dopo aver baciato un altro ragazzo e aver litigato con il suo fidanzato, Addie manda una mail, al fidanzato per chiedergli il perdono, ma lui non le risponde.

Lei è tutta triste, addirittura si taglia i capelli e se li tinge di rosa e pensa che lui non l’ami più, fino a quando le sue due amiche, le faranno capire che forse lui non le può ripondere.

Come ogni giorno va a lavorare da Starbucks, ma è triste perché il suo cuore è a pezzi. 

In questa storia troverete anche un maialino che sta in una tazza e una donna che potrebbe essere un angelo.

La cosa più bella di questo racconto, è che Addie capirà che nella vita non bisogna essere egoisti. Sicché credo che in questa storia ci sia un riferimento al canto di natale, perché anche Scroodge era un po’ avido.


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