DISCLAIMER:
È assolutamente vietato copiare il contenuto dei post incentrati sulle mie storie. Tuttavia potete copiare la sinossi e condividere sui vostri blog la data d'uscita dei capitoli successivi.
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"L'ultimo capitolo non farò in tempo a postarlo il 6 gennaio, perché l'ho appena comminato a scrivere.
A gennaio ho deciso di continuare l'altra storia ACROSS THE TIME, perché è davvero tanto tempo che non posto un nuovo capitolo. Adesso, so come portarla avanti, ed è una cosa davvero bella e originale.
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Fatemi sapere se vi piace questa storia, se avete da criticare, fatelo pure, perché le critiche sono costruttive. Mi piacerebbe ricevere un vostro giudizio. Grazie per aver letto questa storia. Non perdete il DECIMO CAPITOLO, A GENNAIO"
CAPITOLO 9: UNA VOCE
Avevano
finito di fare il giro del mondo, era stato faticoso entrare di casa in casa.
Ve lo immaginate quante case ci sono nel mondo?; tantissime, infinite e se le
contassi, rischieresti di sbagliare e di perdere il conto.
Era
già da tantissime ore che viaggiavano, il cielo era sempre stato bello, privo
di nuvoloni scuri e minacciosi, di pioggia o addirittura di temporale.
Durante
il viaggio, continuavano a darsi il cambio nella guida della slitta, perché, dopo
un po’ di tempo, non riuscivano a rimanere svegli e a capire quale era la
strada che dovevano percorrere.
Ora,
davanti a loro vedevano il sole che stava sorgendo. Erano forse le sette o le
otto, non sapevano nemmeno loro che ora era.
Henry
stava seduto e immaginava il sorriso dei bambini e di tutte quelle persone che
di li a poco, avrebbero aperto quei regali.
Anche
quest’anno aveva salvato il natale; doveva essere felice e in parte lo era.
Come
poteva essere felice nella situazione in cui si trovavano; nessuno al suo posto
sarebbe stato felice.
Da
lontano videro la casa di Claus, che era così piccola da sembrare un puntino.
Dopo
una decina di minuti, arrivarono vicino alla casa di Claus e cominciarono a
fare la manovra d’atterraggio. Non appena la slitta toccò il suolo,
continuarono ad andare avanti per qualche metro, lasciando dietro di loro delle
impronte sulla neve.
Quando
la slitta si fermò, s’accorsero che davanti a loro c’erano degli elfi che erano
pronti a prendere in consegna la slitta e le renne.
Scesero
dalla slitta e dopo aver aperto il cancello e la porta, si trovarono di fronte ai
loro genitori sorridenti. Erano seduti al tavolo a sorseggiare lentamente, la
loro tazza di caffè e latte.
Non
appena li videro entrare, poggiarono le tazze sopra il tavolo e gli sorrisero.
S’alzarono
dal tavolo e incominciarono ad abbracciarli uno per uno.