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lunedì 14 dicembre 2015

RECENSIONE FILM (18) - IL CANTO DI NATALE DI TOPOLINO





TRAMA:
È la vigilia di Natale e i preparativi per la festa fervono ovunque. L'unico che sembra non farci caso è l'avido e arido di cuore Ebenzer Scrooge. Tra gli impiegati della sua ditta c'è anche Bob Cratchit, la cui famiglia deve tirare la cinghia per il basso stipendio che il principale gli elargisce. Durante la notte gli Spiriti Natalizi del passato, del presente e del futuro fanno visita a Scrooge. Altissimo profesionismo per una versione fedele e prevedibile della fiaba di Cherles Dickens, realizzata in un momento di crisi dell'azienda.






RECENSIONE:
Sono sicura che tutti quanti conoscete questa storia, forse perché avete visto il film, letto il libro o visto questo cartone animato. 
Il canto di natale di Topolino e un piccolo cortometraggio che dura veramente poco tempo. Se non l’avete fatto, vi consiglio di recuperarlo. È ispirato all’omonimo libro Il canto di natale di Charles Dickens.

Ci troviamo nella vigilia di natale e mentre tutti quanti pensano a festeggiare il natale, Ebenezer Scrooge (Paperon de' Paperoni), pensa solo ai soldi che ha guadagno e a farne ancora di più. Anzi, lui odia il natale. 
Questa cosa la possiamo notare da tre particolari: 
Quando Bob Cratchit (Topolino), gli chiede una mezza giornata libera per festeggiare il natale con la sua famiglia, Scrooge, accetta, ma gli dimezza lo stipendio. 
E anche quando il nipote di Scrooge Fred (Paperino), lo invita alla cena di natale, ma lui rifiuta l’invito. 
E anche quando Topus e Talpino, gli chiedono i soldi per i poveri lui gli fa una discorso per non darglieli. 

Se andiamo a scavare a fondo il personaggio di Scrooge, possiamo capire che è molto avido e per questo, la notte della vigilia di natale farà un viaggio per capire i suoi errori. È un personaggio molto avido, perché i soldi che guadagna non li vuole condividere con nessuno. 
Farà questo viaggio per capire i suoi errori e vedrà il suo passato, il suo presente e il suo futuro.

All’inizio di questo cortometraggio veniamo a sapere che Jacob Marley (Pippo), il suo socio avido come lui, è morto da sette anni e che nella sua vita è stato molto crudele, infatti, ora nella sua vita di fantasma è costretto a portare delle catene pesanti ai piedi. Jacob avviso Scrooge, che se non cambia, anche a lui toccherà la stessa sorte e lo avvista che tre spiriti gli avrebbero fatto capire che deve cambiare. 
All’inizio Scrooge, non crederà a questa cosa.

Con questa storia, ambientata proprio nel periodo natalizio, Dickes, ci vuole ricordare che non bisogna essere avari e fare regali sono il giorno di natale.

Un’altra cosa che mi è piaciuta di questo cortometraggio e che tutti i personaggi Disney, rispecchiano, la personalità dei personaggi inventati da Dickens. 
Scrooge è avaro e pensa solo ai soldi come Zio Paperone. 
Cratchit è quel commesso che lavora per Scrooge, la cosa che mi ha colpito di questo personaggio è che nonostante, sia povero, lavori tanto e guadagni poco e ha un figlio malato, riesce sempre a trovare qualcosa per cui essere felice. Il figlio malato di Topolino, durante la cena della vigilia di natale, ringrazia il signor Scroodge per il cibo che hanno in tavola, anche se agli occhi di tutti, Scroodge è una persona cattiva. 
Pippo era un personaggio che quando era in vita era molto cattivo con le perone, infatti le truffava ed è come se nella sua seconda vita da fantasma, avesse capito i suoi errori. È il personaggio più comico del cartone animato.

Scrooge, compirà un viaggio grazie agli spiriti del natale: quello passato, quello presente e quello futuro. 
Da questo punto in poi il cortometraggio diventa ancora più bello, perché credo che lasci allo spettatore tanti bei messaggi. Sicuramente, è una parte che ti porta a riflettere. 
Il fantasma del natale passato, è interpretato dal Grillo Parlante, un personaggio che rappresenta la saggezza e la conoscenza. Sarà proprio questo personaggio a portare Scrooge nel passato. 
Il fantasma del natale presente è interpretato da Willie il gigante, un personaggio grosso perché tutti noi pensiamo di più al presente, rispetto al passato e al futuro. È più facile per Scroodge vedere il presente rispetto al passato e al futuro. 
Il fantasma del natale futuro è Pietro Gambadilegno, dei tre fantasmi è quello più spaventoso, lo trovo, molto adatto nel ruolo, perche non gli racconta il futuro che potrebbe essere se cambiasse il suo comportamento nei confronti delle altre persone, ma la realtà schietta, di come sarà il sui futuro in base a come si comporta nel presente. Sicché questo personaggio mette un po’ paura è gli sbatte la realtà in faccia.

In conclusione è una storia che ci vuole fare riflettere sulla nostra vita, sul fatto che non bisogna essere avidi, ma generosi con il prossimo. Ci fa capire che l’avidità ci fa diventare delle persone solitarie come accade al protagonista di questa storia. Ci fa capire anche che l’avidità ci porta a privarci della vita e a vivere una vita ricca di soldi, ma povera d’animo.


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10 commenti:

  1. Ho visto questa versione del canto di Natale un secolo fa, ma mi piacque tantissimo più della versione del 2009, A Christmas Carol.

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  2. Risposte
    1. Già è sempre bello rivederlo, soprattutto a natale, lo rivedrai?.
      Ciao, Ciao. :)

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    2. Forse, dipende XD
      A natale di solito riguardo nightmare before christmas XD

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    3. Questo film, me l'avevi già consigliato.
      Credo che lo vedrò. dalla trama mi sembra molto carino.
      Ciao. :-)

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  3. Anche io amo questa versione molto più di quella recente (anche perchè quella recente mi fa piangere ogni volta che la vedo)... e penso che - a parte Topolino, che fa il protagonista solo perchè lo è a prescindere - gli altri personaggi siano davvero molto azzeccati! Bella recensione! :)

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    1. Mi piacciono entrambe le versioni.
      Grazie per i complimenti.
      Se ti va diventa una mia lettrice fissa e aggiungimi a google+.
      Ciao. :-)

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  4. Risposte
    1. Confermo è bello!, mi piace molto questa storia.
      Ciao. :)

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