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mercoledì 18 maggio 2016

RECENSIONE FILM (21) - THE BOY





SCHEDA DEL FILM:
USCITA: 12/05/2016
PAESE: USA 2016
ATTORI: Lauren Cohan, Rupert Evans, Jim Norton, Diana Hardcastle, Ben Robson, James Russell, Jett Klyne, Stephanie Lemelin, Lily Pater
REGIA: William Brent Bell
SCENEGGIATURA: Stacey Menear
PRODUZIONE: Lakeshore Entertainment,Vertigo Entertainment
GENERE: Horror, Thriller







TRAMA:
Alla ricerca di un nuovo inizio dopo un passato travagliato, una giovane donna americana si rifugia in un isolato villaggio inglese. E' qui che Greta viene assunta da una coppia di anziani genitori in una maestosa villa vittoriana per fare da babysitter al loro figlio di otto anni, Brahams. Ben presto Greta scoprirà che quel ragazzo altri non è che una bambola a grandezza naturale che i signori Heelshire trattano come un bambino vero. Tutto comincia ad incupirsi quando Greta, rimasta sola, ignora le rigide regole imposte dalla coppia e inizia un flirt con un bell'uomo del villaggio, Malcolm. Una serie di eventi inquietanti e inspiegabili, ai limiti del soprannaturale, la convincono che è circondata da un mistero terrificante.

TRAILER:



RECENSIONE:
Il genere horror non è proprio il mio preferito, non perché non mi piaccia, ma in genere questi film mi fanno un po’ di paura. Se siete indecisi se vedere questo film, perché credete che faccia paura, vi dico che non fa assolutamente paura, anche se ci sono delle scene che vi faranno stare un po’ in tensione.

Greta, la protagonista di questo film si trasferisce dall’America all’Inghilterra per fare da tata a un bambino di otto anni. Appena Greta entra in questa casa, ci si rendere conto che c’è qualcosa di strano, perché l’ambiente è molto sinistro. Infatti, i toni di dell’arredamento di quella casa sono molto scuri. All’inizio non si sa perché ha deciso di cambiare nazione, ma nel corso del film si scoprirà.

Appena Greta entra in casa, si leva le scarpe e quando va a riprenderle si accorge che non ci sono più. E la madre di Brahams, si giustifica che il loro figlio ruba gli oggetti. Questa cosa potrebbe avere senso, fino a quando le presentano Brahms e lei si rende conto che non è un bambino, ma una bambola di porcellana. Sicché mi sono chiesta chi ha preso le scarpe.

I genitori del bambino le comunicano che si assenteranno per un po’ e le dicono che con Brahmas delle seguire delle regole altrimenti potrebbe accadere qualcosa di terribile. Anche qui c’è una scena che non capisco, scrivono una lettera al figlio e poi decidono di fare una cosa (non vi posso dire cosa), non viene spiegato il motivo, ma si può ipotizzare.
All’inizio non segue queste regole, perché le sembra una cosa inutile fare queste cose a una bambola. Fino a quando si renderà conto che la bambola si sposta quando lei non rispettare le regole. Tra lei il bambolotto si crea un legame speciale, lei si sente legata a lui per qualcosa che le è successo nel suo passato e questa cosa sarà anche il motivo per il quale ha cambiato nazione.

Greta, incomincerà a scoprire, grazie al Malcom, il ragazzo delle consegne, il passato di Brahms e il motivo per il quale è morto. Non vi posso dire che cosa succede, però si capisce che c’è qualcosa di strano e che non torna.
Quando Brahms si incomincia a spostare da solo ho pensato che la bambola fosse posseduta e quando ho scoperto il motivo per il quale si spostava, sono rimasta senza parole. È una cosa che non mi sarei mai aspettata.

Durante il film, in una scena in particolare si vede Greta che fa la doccia e dopo, c’è qualcuno che prende il vestito e una collana. Questa scena non si capisce perché, lei è sola in casa. Un’altra scena strana è quando la botola della soffitta si chiude da sola. Non capivo come la bambola potesse fare questo cose, visto che avendo le mani di porcellana, non può afferrare niente. 
Ci sono state altre scene strane come quando la bambola sembra che pianga o quando il la linea telefonica non funziona e lei alza la cornetta e senta la voce del Brahms da bambino.

C’è stata una prima parte un po’ più lenta e poi mano a mano che il film andava avanti diventava sempre più bello perché scoprivamo sempre più cose sul passato di Brahms.

La parte finale, quella dove c’è stata più azione è quella che mi è piaciuta di più, perché è stata molto adrenalinica ed è riuscita a farmi stare con il fiato in sospeso. Alla fine dell’film mi sono chiesta che fine ha fatto Brahms, perché agli ultimi secondi c’è una scena che non si capisce.

Ci sono state alcune cose, che non sono riuscita a spiegarmi e visto il finale aperto, credo che verranno spiegate in un seguito.


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